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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

[1004] «Padre nostro» è Dio, perché lo Spirito Santo coinvolge nel rapporto filiale ognuno di noi personalmente, ma in unità con Cristo e con gli altri. Ognuno si sente amato in Cristo e riceve gli altri come fratelli nella grande famiglia che è la Chiesa. La preghiera rivolta al Padre comune non può non essere solidale con tutti e per tutte le necessità.
Mentre è vicinissimo come Padre, Dio rimane altissimo nella sua trascendenza. Lo riconosciamo, aggiungendo: «che sei nei cieli». I cieli qui non indicano un luogo, ma un modo di essere. Dio è al di sopra di tutto; è nella perfezione assoluta, alla quale siamo chiamati a partecipare con tutte le cose.
CdA, 981
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
981

Intercessione
[981]  Quando la supplica è fatta a favore degli altri, si chiama intercessione. Dio vuole che ci amiamo e preghiamo gli uni per gli altri. Vuole perfino che preghiamo per i nemici e domandiamo perdono per i loro peccati. A volte ispira ai santi una generosità inaudita, che li porta quasi a dimenticare la propria salvezza. Mosè supplica: «Se tu perdonassi il loro peccato... E se no, cancellami dal tuo libro!» (Es 32,32). San Paolo confida: «Vorrei essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli» (Rm 9,3). Santa Caterina da Siena esclama: «Io non mi partirò dalla tua presenza, finché non vedrò che tu gli faccia misericordia... E che sarebbe per me, se vedessi di avere la vita eterna, e il tuo popolo la morte?»
nota
Santa Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, 13.
. Recentemente il beato don Orione si colloca sulla stessa linea: «Ponimi, o Signore, sulla bocca dell’inferno perché io, per la misericordia tua, la chiuda»
nota
Beato Luigi Orione, Appunti personali, 25.2.1939.
. La carità ci mette in sintonia con la compassione di Dio per tutti gli uomini e con l’intercessione universale di Cristo. «La nostra preghiera è pubblica e comunitaria, e quando preghiamo, preghiamo non per una sola persona, ma per tutto il popolo, perché tutti siamo una cosa sola. Il Dio della pace e maestro della concordia, che ci ha insegnato l’unità, volle che ognuno pregasse per tutti, come in uno egli portò tutti»
nota
San Cipriano di Cartagine,La preghiera del Signore, 8.
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