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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Una e cattolica
[454]  La Chiesa è una e universale. Tutti i cristiani, per quanto diversi tra loro, diventano «uno in Cristo Gesù» (Gal 3,28) in virtù dello Spirito Santo. Questa moltitudine unificata è immagine visibile della Santa Trinità
nota
Cf. Gv 17,21.
e costituisce una potente forza di pace tra le nazioni della terra e un segno efficace del disegno divino di riconciliare tutte le cose in Cristo
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 1; 13.
.
L’universalità, o cattolicità, della Chiesa assume figura storica nella comunione visibile delle comunità cristiane esistenti e nella tensione missionaria a crearne di nuove, accogliendo in Cristo «tutta l’umanità e i suoi beni»
nota
Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 13.
.
Le comunità sono nate come Chiese sorelle, con una fitta rete di rapporti reciproci. Hanno riconosciuto la presidenza della Chiesa di Roma, custode della comunione e garante della verità
nota
Cf. Sant’Ignazio di Antiochia, Lettera ai Romani, Prologo.
. Attraverso i secoli continuano a mantenere tra loro legami concreti: comune dottrina della fede, condivisione dell’eucaristia e dei sacramenti, carità scambievole, ordinata disciplina. Il primato del papa e il collegio dei vescovi uniti con lui sono segno e strumento privilegiato dell’unità di tutta la Chiesa
nota
Cf. Concilio Vaticano II, Lumen gentium, 8.
. Ma ogni singola comunità, anzi ogni singolo fedele, ha una responsabilità universale e deve «aprirsi all’universalità della Chiesa, evitando ogni forma di particolarismo, esclusivismo o sentimento di autosufficienza»
nota
Giovanni Paolo II, Redemptoris missio, 85.
.
CCC, 830-831CdA, 406
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
406

Primo e ultimo
[406]  Pensiamo mai seriamente alla meta verso cui siamo incamminati? Siamo solidali con gli innumerevoli fratelli che fanno lo stesso cammino? Siamo «lieti nella speranza, forti nella tribolazione» (Rm 12,12)?
Il mondo è stato creato per mezzo di Cristo; è come un’eco e un 10-201.pngriflesso di lui; cresce verso di lui; troverà compimento in lui. Egli è «il Primo e l’Ultimo e il Vivente» (Ap 1,17-18). Attraverso di lui Dio vuole «riconciliare a sé tutte le cose» (Col 1,20), liberarle, rinnovarle, perfezionarle, condurle all’unità sotto un solo capo.
Le creature sono orientate al Cristo risorto fin dall’inizio e tendono a lui, per essere veramente se stesse. Gli uomini, elevati alla dignità di figli di Dio, anelano a conseguire in lui la completa rigenerazione, con la glorificazione del proprio corpo e la trasfigurazione del loro ambiente
nota
Cf. Rm 8,2123.
.
L’ultimo traguardo sarà la perfetta comunione, il mondo accolto e pacificato nel Figlio e il Figlio irradiato nel mondo
nota
Cf. Ef 1,10.
: «a lode e gloria della sua grazia, che ci ha dato nel suo Figlio diletto» (Ef 1,6). Il regno del Padre è il senso ultimo della creazione; ma esso coincide con il primato di Cristo. Il mondo è dell’uomo, l’uomo è di Cristo, Cristo è di Dio e Dio sarà tutto in tutti.