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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

Il tempo della Chiesa
[425] Il Nuovo Testamento attribuisce alla Chiesa un tempo specifico nella storia della salvezza.
L’evangelista Luca distingue il tempo della preparazione, in cui sono in vigore «la Legge e i Profeti fino a Giovanni» (Lc 16,16), il tempo dell’attuazione «in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi» (At 1,21), il tempo della Chiesa, dall’ascensione di Gesù alla sua ultima venuta gloriosa, in cui la salvezza viene diffusa e testimoniata «fino agli estremi confini della terra» (At 1,8).
Paolo conosce un tempo tra la risurrezione di Cristo e il compimento totale, durante il quale le potenze ostili vengono sottomesse e i popoli entrano nella Chiesa
nota
Cf. Rm 11,25.
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Secondo Matteo, Gesù stesso prevede un futuro, in cui «molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe» (Mt 8,11); sarà anche stagione in cui la zizzania crescerà insieme al grano in attesa della mietitura
nota
Cf. Mt 13,30.
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Analogamente, secondo Giovanni, il Maestro preannuncia che lo Spirito e i discepoli gli renderanno testimonianza e le pecore disperse si raduneranno in un unico gregge.
CdA, 202
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
202

Una comunità come segno
[202]  Gesù è profondamente legato alla comunità dei discepoli, composta da quelli che credono in lui e particolarmente da 5-111.png quelli che vanno anche materialmente con lui: la considera la sua vera famiglia
nota
Cf. Mc 3,31-35.
; ne fa il segno pubblico del regno di Dio che comincia a venire; la chiama a manifestare in questo mondo la santità del Padre, con una vita di carità, conforme alla nuova giustizia prospettata nel discorso della montagna. Dovrà essere come una scorta di sale, pronta a dare sapore alla terra; come una città illuminata sul monte, che attrae con il suo fascino tutte le nazioni e le conduce a riconoscere Dio come Padre
nota
Cf. Mt 5,13-14.
: «Molti verranno dall’oriente e dall’occidente e sederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli» (Mt 8,11). L’orizzonte ultimo di Gesù e dei suoi discepoli è universale, sebbene l’orizzonte immediato resti circoscritto a Israele: «Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele» (Mt 15,24); «Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa di Israele» (Mt 10,5-6).
CdA, 426
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