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CONFRONTA I TESTI DEI CATECHISMI

CATECHISMO DEGLI ADULTI

[1006]  «Sia santificato il tuo nome». Fa’ che il tuo nome sia riconosciuto nella sua santità e sia glorificato. Fatti riconoscere come Dio mediante il tuo popolo, purificato dal peccato e raccolto nell’unità. Abita tra noi in maniera più trasparente. La nostra vita ti manifesti tra i pagani
nota
Cf. Rm 2,24.
. Aiutaci a costruire un mondo più umano, perché il tuo nome sia benedetto da tutti.
CdA, 174
CONFRONTAVAI
CdA 426
CONFRONTAVAI
CATECHISMO DEGLI ADULTI
174

[174]  Nelle parole del “Padre nostro” si può avvertire l’eco della 4-95.pngpreghiera ebraica, in cui si esprime l’anelito verso il futuro intervento di Dio: «Esaltato e santificato sia il suo grande nome, nel mondo che egli ha creato secondo la sua volontà; venga il suo regno durante la vostra vita...»
nota
Qaddish.
. Ma la preghiera di Gesù si presenta come una proposta di fede nuova e originale. Qui di seguito ne viene offerta una parafrasi, utile per ritrovarne il senso originario:
“Padre nostro, che sei al di sopra di tutto come il cielo, fa’ che il tuo nome sia glorificato e riconosciuto santo.
Mostra davanti a tutti che tu solo sei Dio, radunando definitivamente il tuo popolo disperso e purificandolo dai suoi peccati con il dono del tuo Spirito.
Venga in pienezza la tua regalità, che porta libertà, giustizia e pace.
Si compia il tuo disegno di salvezza in cielo e in terra.
Donaci fin d’ora il nostro pane futuro, un anticipo del convito del Regno
nota
Cf. Lc 14,15.
; donaci il pane necessario per vivere oggi, come agli ebrei nel deserto davi la manna giorno per giorno: confidiamo in te e non vogliamo affannarci per il domani, per quello che mangeremo o per come ci vestiremo
nota
Cf. Mt 6,31.
.
Nella tua misericordia perdona i nostri peccati: anche noi siamo pronti a perdonare a chi ci ha fatto del male.
Non lasciarci soccombere nella tentazione; fa’ che mai perdiamo la fiducia in te, così da non avvertire più la tua presenza e sentirci abbandonati.
Liberaci dal potere del maligno, che si oppone al tuo regno e ci dà la morte”.
Pregare il Padre ci fa sperimentare che siamo figli e ci sollecita a vivere da figli: «Leva, dunque, gli occhi tuoi al Padre... che ti ha redento per mezzo del Figlio e dì: Padre nostro!... Dì anche tu per grazia: Padre nostro, per meritare di essere suo figlio»
nota
Sant’Ambrogio, I sacramenti, 5, 19.
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