CATECHISMO DEGLI ADULTI
Mirabile varietà
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Nei primi secoli, mescolati tra i comuni cristiani, vivono numerosi asceti e vergini: «Molti uomini e donne, che ora hanno sessanta o settanta anni di età, istruiti fin dalla loro infanzia nell’insegnamento di Cristo, hanno osservato la verginità»
San Giustino, Prima apologia, 15, 6. Clemente d’Alessandria, Stromati, 2, 1, 4.3.
Dal III secolo ad oggi, la storia della Chiesa vede sorgere in ogni epoca figure carismatiche di santi fondatori e riformatori, quasi profeti del Nuovo Testamento, e da loro vede germogliare, in virtù dello Spirito, movimenti spirituali e famiglie religiose di uomini e di donne, con le più diverse finalità: energie potenti, che, propagandosi quasi a ondate successive, danno slancio a tutto il popolo di Dio. Un elenco, sia pure scarno ed incompleto, può servire a darne una idea.
Sant’Antonio e gli eremiti nel deserto. Le comunità monastiche di San Pacomio e di San Basilio. I monaci occidentali della Gallia, di Lerino e d’Irlanda. Le comunità di Sant’Agostino, incentrate nella carità fraterna. Le abbazie ordinate secondo la regola di San Benedetto, sintesi armoniosa di preghiera e lavoro, di solitudine e di vita comune. Gli analoghi monasteri femminili.
Il rinnovamento monastico medievale con l’ordine di Cluny e con i Cistercensi di San Bernardo. Le correnti che uniscono vita comune e vita eremitica, come i Camaldolesi di San Romualdo e i Certosini di San Bruno. La fioritura dei canonici regolari, tra i quali i Premostratensi di San Norberto. Gli ordini cavallereschi e ospedalieri.
I Frati Minori di San Francesco, con il carisma della povertà evangelica, condiviso anche dalle monache di Santa Chiara. I Frati Predicatori di San Domenico, che uniscono contemplazione e vita apostolica, sostenuti dalla preghiera delle monache Domenicane. Altri ordini mendicanti come i Carmelitani, gli Agostiniani, i Mercedari, i Servi di Maria, i Fatebenefratelli.
I chierici regolari, consacrati a Dio nell’apostolato, tra i quali ricordiamo i Gesuiti di Sant’Ignazio di Loyola, caratterizzati dal carisma dell’obbedienza in vista della missione, i Teatini, i Barnabiti, i Somaschi, i Camilliani. La Compagnia di Sant’Orsola, fondata da Sant’Angela Merici, che anticipa i futuri istituti secolari. Le riforme degli ordini tradizionali, tra cui quella dei Carmelitani e delle Carmelitane ad opera di Santa Teresa d’Avila e di San Giovanni della Croce. Le prime società di vita apostolica, come la Congregazione dell’Oratorio di San Filippo Neri, le Figlie della Carità e la Congregazione della Missione di San Vincenzo de’ Paoli.
Le congregazioni religiose di laici e di chierici, quali i Fratelli delle Scuole Cristiane, i Passionisti, i Redentoristi, i Monfortani, gli Oblati di Maria Immacolata, i Salesiani di San Giovanni Bosco, con le Figlie di Maria Ausiliatrice, la Società San Paolo. Le società e le congregazioni a scopo specificamente missionario verso i non cristiani, come la Società per le Missioni Estere di Parigi, il Pontificio Istituto Missioni Estere di Milano, i Padri Bianchi, i Comboniani, i Verbiti, i Saveriani. Le numerosissime congregazioni femminili moderne, a scopo prevalentemente caritativo ed educativo.
Infine le esperienze recenti, tra cui gli istituti secolari, formati da consacrati inseriti nella vita ordinaria, e i nuclei di persone consacrate che animano i nuovi movimenti ecclesiali, sorti intorno al concilio Vaticano II.
Al di là dei limiti e delle miserie sempre presenti in ogni realtà umana, la meravigliosa varietà di tanti carismi e istituzioni rivela la multiforme sapienza di Dio; veste di bellezza la Chiesa, come una sposa adorna per il suo Sposo; la abilita ad ogni opera buona secondo le esigenze dei tempi
Cf. Concilio Vaticano II, Perfectae caritatis, 1. | CdA, 1075-1078 CONFRONTAVAI |
CATECHISMO DEGLI ADULTI
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